Il brano "Natura dei bambini", è parte dell'opera "Tre libri dell'educatione christiana de'figliuoli", pubblicata da Silvio Antoniano nel 1584. L'opera, da subito divenuta per quasi tre secoli, punto di riferimento per famiglie ed educatori cattolici, ribadisce la centralità della famiglia offrendo in particolare ai genitori, consigli sulla crescita dei propri figli.
In tale brano Antoniano parte affermando come la natura umana sia di per sé corrotta dal peccato originale e come, seppur ogni età consti dei propri difetti e vizi, in particolare la fanciullezza ne sia colma. Secondo Antoniano è dunque opportuno che il padre sia rigido durante l'infanzia in quanto è proprio in questo periodo che si scopre la naturale inclinazione del bambino; il padre dovrà moderare i vizi del figlio tramite l'educazione e dovrà correggerne i difetti tramite osservazioni e critiche costruttive. Egli dovrà peraltro aiutare il figlio ad essere fedele alle proprie inclinazioni naturali per favorire un suo efficace sviluppo futuro.
Riferendosi poi propriamente all'età della fanciullezza, Antoniano riporta la sua visione dei bambini, descrivendoli come creature dedite all'ozio e ai giochi e, pertanto riluttanti nei confronti dell'impegno scolastico che li distoglie dai loro desideri oziosi. Egli li descrive inoltre come creature dedite alla finzione e a mentire, a peccare di gola e a desiderare qualsiasi cosa diventando capricciosi se questa non gli viene data.
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