martedì 25 febbraio 2020
PSICOLOGIA: Erich Fromm
Erich Fromm è stato uno psicologo tedesco, membro della Scuola di Francoforte, dove lui e i colleghi, si impegnavano al fine di elaborare una teoria critica della società. Egli riteneva come lo sviluppo individuale fosse in stretta correlazione con il contesto sociale, politico ed economico. Secondo Fromm uno sviluppo equilibrato deve essere efficace nella soddisfazione dei bisogni radicali dell'uomo, consistenti nell'esigenza di creare relazioni, nell'espressione della propria individualità e creatività e nella volontà di vivere in una società solidale. In tali termini, la società capitalistica risulta dunque essere controproducente, portando infatti ad un mancato sviluppo delle potenzialità creative. E' quindi compito della psicoanalisi far acquistare consapevolezza all'uomo per quanto riguarda le limitazioni che il capitalismo opera nei confronti della libertà individuale. E' necessario infatti che l'uomo recuperi i propri bisogni istintuali, persi per via del progressivo allontanamento dalla natura. Fromm tratta inoltre l'argomento all'interno della sua opera "Avere o essere", in cui contrappone 2 modalità esistenziali, quella dell'avere, fondata sul desiderio di possesso, sull'egoismo e l'aggressività e quella dell'essere, basata invece sulla libera espressione, la creatività e l'amore. Egli sostiene peraltro come sia importante il ruolo della famiglia nello sviluppo individuale, in quanto veicolo dell'autorità sociale. La famiglia è infatti estremamente rilevante nella repressione sessuale: attraverso essa infatti, i figli introiettano la figura dell'autorità accettando di conseguenza l'ordine sociale. Fromm si appoggia inoltre agli studi precedentemente svolti dai suoi colleghi Freud e Marx, sottolineando in parte gli aspetti positivi delle loro teorie e in parte criticandone i punti deboli. Per esempio nel caso di Freud, vi è sicuramente un aspetto rilevante per quanto riguarda l'importanza delle pulsioni, lee dinamiche dei processi psichici e il conflitto tra coscienza e inconscio, tuttavia secondo Fromm, Freud ha attribuito troppa importanza alla sessualità. D'altra parte Marx ha realizzato un'efficace analisi del sistema politico-economico, evidenziando l'influenza dell'economia sull'organizzazione sociale, le relazioni e la cultura. Al tempo stesso però anche Marx, secondo Fromm, pecca nell'elaborazione della sua teoria, tralasciando infatti di dare il proprio spazio alle dinamiche psicologiche e alla personalità nella costruzione dei rapporti sociali. Uniti, però, i 2 punti di vista, sono in grado di fornire una più ampia visione della società capitalistica e dell'uomo vivente in quest'ultima. La trasformazione di una società è infatti possibile solo se contemporanea ad una trasformazione degli individui.
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