venerdì 3 gennaio 2020

PSICOLOGIA: La deformazione del sogno di S. Freud









All'interno dell'opera "l'interpretazione dei sogni", da cui il brano "la deformazione dei sogni" è tratto, Sigmund Freud espone la sua tesi secondo cui, nei sogni, si trovi l'appagamento di un desiderio irrealizzato nella vita reale. In particolare egli avvalora la sua tesi di fronte ad alcune obiezioni rivoltegli dai pazienti, precisamente vengono riportati 3 racconti.
PRIMO RACCONTO
Una paziente, la quale viveva un tormentato rapporto con la suocera, narra a Freud di un sogno che le vedeva in villeggiatura insieme in un paese di campagna. Vista l'inimicizia presente tra le due e anzi il costante desiderio di allontanamento dalla suocera manifestato dalla paziente, il sogno risultava essere una contraddizione alla teoria sui sogni esposta da Freud e inconsciamente esprimeva il desiderio della paziente di mettere lo psichiatra nella condizione di avere torto. Esaminando la logica del sogno per trarne un'interpretazione, Freud realizza un parallelismo tra il desiderio di metterlo nel torto e un avvenimento reale più serio relativo alla vita della paziente. In quel periodo Freud aveva infatti individuato nel passato della donna un periodo di particolare rilevanza per la sua malattia e, non volendo lei accettare la situazione aveva desiderato che il medico avesse torto. Così facendo il desiderio del torto era stato tramutato nel sogno nel viaggio con la suocera che corrispondeva dunque alla volontà che il periodo di sviluppo della malattia non si fosse mai verificato.
SECONDO RACCONTO
Freud in questo caso realizza una supposizione: un giorno un suo ex compagno di classe sente, durante una serata tra amici, l'esposizione della teoria di Freud secondo cui il sogno è l'appagamento del desiderio. Quella notte l'uomo, che lavorava come avvocato, sogna di perdere tutte le cause e il mattino seguente si rivolge a Freud per narrargli l'accaduto. Freud non dimostra particolare interesse per il fatto ma successivamente né realizza per conto proprio un'interpretazione che rimanda a vecchi tempi in cui lui e l'amico erano compagni di classe. Freud era sempre stato il migliore della classe e l'amico uno studente nella media: probabilmente una reminiscenza del desiderio di superare Freud nei suoi risultati scolastici e vederlo dunque fallire, si era manifestata nel sogno come la volontà di contraddirlo nella realtà della sua ultima teoria, negandone dunque il funzionamento.
TERZO RACCONTO
Nel terzo racconto Freud realizza un'interpretazione di un sogno sulla base della conoscenza della vita passata di una sua giovane paziente la quale gli presenta un sogno legato ad un'obiezione alla sua teoria. Ella racconta di aver sognato la morte del secondogenito della sorella maggiore, la quale aveva già precedentemente perso il primogenito, Otto, al quale lei era molto più affezionata. La paziente si chiedeva dunque cosa il sogno potesse significare. Freud, sulla base della conoscenza della sua vita passata, potè velocemente realizzare un'interpretazione del sogno: la paziente era cresciuta a casa della sorella maggiore, luogo dove aveva incontrato un letterato del quale si era innamorata e con il quale sarebbe dovuta convolare a nozze se non fosse per la decisione della sorella maggiore di sventare il matrimonio e di non invitare più l'uomo nella dimora. La paziente e l'amato non avevano dunque più avuto la possibilità di vedersi se non appunto nell'occasione dei funerali di Otto. La ragazza divenuta poi adulta aveva continuato ad assistere alle conferenze dell'uomo per vederlo e proprio la sera successiva a quella del sogno sarebbe dovuta andare ad un concerto a cui anche il letterato avrebbe preso parte. Freud interpreta dunque il sogno come l'impazienza della donna di rivedere l'amato, infatti se si verificasse nuovamente la morte del figlio della sorella maggiore, loro due potrebbero rivedersi in occasione del funerale. Per mascherare il desiderio la paziente fa inoltre un sogno in cui ci si trova in una situazione particolare, in cui non ci si dovrebbe concentrare sull'amore bensì sul dolore per il lutto. Probabilmente questo tipo di parallelismo viene realizzato anche perché nella situazione precedente, della perdita di Otto, la paziente aveva provato la stessa gioia di vedere l'uomo amato nonostante il triste avvenimento.

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