L’opera di Rousseau ottenne numerosi riconoscimenti:
- Contribuì a rendere chiare le trasformazioni che regolano lo sviluppo dell’essere umano, divulgando le teorie sensistiche. Sulla base di tali teorie, tra la nascita e i due anni il bambino vive in uno stato di sensibilità indifferenziata. Successivamente, tra i due e i 12 anni, raggiunge un livello all’interno del quale i sensi rimangono il principale strumento cognitivo, perché l’individuo non riesce ancora a fare un uso adeguato della razionalità. Il terzo periodo è invece quello della pre adolescenza, in cui avviene il completamento dello sviluppo cognitivo e il soggetto diventa autosufficiente. A tale fase segue invece la “seconda nascita”, in cui alla funzione dell’intelletto si aggiungono quella estetica e quella etica, le quali permettono lo sviluppo della morale e della virtù.
- Il secondo apporto riguarda la tesi secondo cui ciascun individuo è portatore di capacità originali l’educazione deve favorire lo sviluppo del bambino in modo che egli abbia la possibilità di “divenire se stesso” da adulto.
- Essenziale fu infine il suo contributo per quanto riguarda la figura dell’educatore: egli si oppose all’immagine tradizionale di genitore o precettore in quanto figura direttiva e autoritaria, preferendo invece una visione dell’adulto come colui che si prodiga per organizzare le situazioni educative idonee alla maturazione dell’allievo. Rousseau parla dunque di un’educazione indiretta o “negativa”.
.
Nessun commento:
Posta un commento