sabato 19 ottobre 2019
PSICOLOGIA Alfred Adler
Il primo a distaccarsi dalla Società psicoanalitica è lo psichiatra Alfred Adler: egli si contrappone al pensiero di Freud soprattutto per quanto riguarda le nevrosi. Se infatti queste sono secondo Freud legate ad aspetti sessuali, secondo Adler esse dipendono invece dalle relazioni che un individuo stabilisce con altri esseri umani e sono legate al senso di inadeguatezza individuale. Ognuno di noi sperimenta tale sensazione: fin da bambini, gli esseri umani si sentono deboli e vulnerabili e se messi a confronto per esempio con qualcuno di più di grande loro, provano una sorta di inadeguatezza. Da qui nasce la volontà di affermazione, detta anche volontà di potenza. Questa è una tappa dello sviluppo individuale che consiste nell'impegno da parte di ognuno di noi per appiattire tale senso di inferiorità, realizzando così il proprio sé creativo. Secondo Adler, il soggetto nevrotico si caratterizza per un'accentuazione del senso di inferiorità: egli tende ad autorealizzarsi in modo asociale, pretendendo che sia la società a soddisfare i suoi desideri egoistici, manifestando aggressività nel momento in cui ciò non viene a verificarsi. Adler elabora anche una terapia personale per la cura della nevrosi; essa consiste in un confronto diretto tra terapeuta e paziente, in cui il nevrotico viene rieducato alla relazione sociale.
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