domenica 15 marzo 2020

PSICOLOGIA: il se e l’ambiente



Immagini Belle : orologio, bianco e nero, persone, bianca, scherma ...


Nel corso del tempo ognuno di noi sviluppa una consapevolezza e una conoscenza di sé attraverso l’osservazione dei propri comportamenti e l’autoriflessione, anche tramite il contatto e il confronto con gli altri. Tra le varie componenti del sé troviamo per esempio l’interazione sociale; in tali termini risulta importante l’interazionismo simbolico che corrisponde alla teoria secondo cui i processi di pensiero risultano fondamentali per l’organizzazione e la strutturazione dei comportamenti e delle azioni di ogni individuo. Tale espressione viene utilizzata per la prima volta da Herbert Blumore al termine degli anni 50 al fine di spiegare gli elementi che caratterizzano l’ambiente sociale in cui cresce un individuo. Tale modello vede l’uomo come un soggetto attivo in grado di scegliere tra diverse alternative di comportamento, senza risultare passivo all’ambiente circostante. Herbert Blumer  giunge a tali considerazioni partendo dal suo maestro Giorgio Herbert Mead il quale sosteneva come l’individuo non nascesse con una propria personalità, bensì sosteneva come il suo sè si formasse in seguito ai processi di interazione sociale. Mead sostiene dunque come l’individuo è un prodotto sociale, ogni interazione avviene infatti attraverso dei simboli i cui significati sono condivisi all’interno del gruppo sociale, tra questi vi è per esempio il linguaggio. Oltre all’interazione con gli altri e con l’ambiente circostante, secondo Mead è inoltre possibile organizzare le proprie azioni anche attraverso il colloquio interiore, ossia l’auto interazione: grazie adesso il soggetto può frenare alcuni comportamenti, trasformarli, intensificarli.
Il concetto di sè venne sviluppato da Mead nella sua opera “Sè e società”, del 1943. All’interno di quest’ultima egli definisce il sè come una struttura attiva rispetto all’ambiente, un processo di auto interazione in cui l’uomo organizza le proprie azioni a seconda della sua interpretazione della situazione. Tale processo di auto interazione corrisponde l’attribuzione di significati a persone ed eventi: ad una stessa situazione può venire però che due soggetti attribuiscono significati differenti,. Perché trattasi di due soggetti differenti. Le interpretazioni risultare invece simili, se non uguali, nel momento in cui i due individui appartengono alla stessa classe sociale, condividono la stessa cultura o la stessa esperienza familiare. Mead arriva  dunque la conclusione che il sè si costruisce nel tempo, non si tratta di una struttura statica che smette di evolversi raggiunta l’età adulta, bensì è in continua evoluzione in ogni fase della vita, appunto perché le interazioni con l’ambiente sono continue e l’ambiente stesso è in continuo cambiamento.

Nessun commento:

Posta un commento