domenica 26 aprile 2020

PSICOLOGIA: pag. 188 domande

  1. Il concetto di matrimonio è estremamente cambiato nel corso dell’ultimo secolo, in parte dovutamente all’emancipazione sociale femminile, oltre alla volontà di autonomia e realizzazione personale da parte di entrambi sessi. Varie sono le motivazioni che possono portare il matrimonio al fallimento: una su tutte è sicuramente l’esperienza genitoriale, educare un figlio rappresenta infatti una tra le esperienze più difficili. 
  2. Il mediatore familiare è una terza persona, competente e neutrale in grado di aiutare le famiglie ad affrontare una separazione, prevenendo al massimo conflitti e risentimenti. Diverse sono le forme di sostegno su cui può contare la famiglia, in particolare le reti sociali, ovvero i gruppi di persone che forniscono aiuto psicologico, consigli e collaborazioni attive agli individui. 
  3. Secondo la teoria costruttivista, il conflitto riveste una funzione fondamentale per lo sviluppo individuale, infatti innesca processi cognitivi ed evolutivi. Anche nella famiglia esso deve essere visto come un elemento fisiologico, che si verifica nel momento in cui vi è un’interazione tra i diversi membri, nonostante questi ultimi presentino esigenze e obiettivi differenti. I conflitti non vanno dunque evitati ma affrontati e risolti.
  4. Le variabili che vengono prese in considerazione per classificare i diversi tipi di famiglie sono principalmente due, il grado di coesione familiare e il grado di adattamento alle situazioni e alle vicende interne ed esterne alla famiglia.
  5. La coesione è una delle caratteristiche più importanti delle quali una famiglia deve constare. Vi sono famiglie con minima coesione familiare e altre con massima coesione: nel primo caso i legami affettivi tra gli individui saranno precari, nei momenti di difficoltà i componenti tenderanno a ricorrere a soluzioni autonome, non in linea con quelle perseguite dagli altri. Le famiglie di questo tipo presentano tendenze disgregatrici, i bambini non posseggono un’adeguata protezione: viene loro concessa un enorme autonomia, in realtà frutto di un legame insufficiente. Per quanto riguarda invece le famiglie con massima coesione, esse costruiscono la propria identità sulla scarsa differenziazione personale: gli adulti non stabiliscono i confini necessari per la crescita dei loro figli. Vi è infine l’incapacità di vivere l’altro come entità separata, oltre ad una bassa comunicazione. 

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